lunedì 7 maggio 2012

L'Antipolitica

Oggi i risultati delle elezioni in Italia hanno mostrato una tendenza netta: PDL e Lega crollano, PD sceglie i candidati con un tiro di dado e infatti poi vengono stracciati e, soprattutto, il Movimento 5 Stelle fa il botto.
Ovviamente quest'ultimo dato è quello che a tutti gli aderenti ai partiti "tradizionali" non va proprio giù, intollerabile che un movimento nato dal basso possa affermarsi.
Sulla pagina FB di una conoscente militante SEL alla domanda anche un po' scherzosa di un commentatore "bè del resto cos'altro si poteva votare?" la risposta secca e immediata è stata: "SEL, IDV, le liste civiche, la sinistra radicale... ma non l'antipolitica, non il qualunquismo... io ho paura di quello che sarà poi...".
Vorrei analizzare solo per un secondo la risposta.
Si suggerisce di votare per uno dei due partiti "tradizionali" SEL, quella di Vendola che costrusce ospedali con Don Verzè e rigassificatori con la Marcegaglia, IDV, quella di Di Pietro che ci ha regalato politici di qualità come Razzi e Scilipoti.
L'alternativa è votare per la sinistra radicale, che racchiude parecchie realtà, oppure per le liste civiche ( chissà perchè quelle del M5S non sono liste civiche anche se in origine erano tali ).
In poche parole il suggerimento ( assolutamente disinteressato... ) è vota chi sostengo io, oppure chi si deve alleare con lui oppue vota per microscopiche liste che non romperanno i coglioni.
La giustificazione è poi di tipo vendoliano appunto, paura dell'antipolitica ( che cazzo è l'antipolitica vorrei tanto saperlo ), del qualunquismo.
Vorrei far notare che, pur non essendo un elettore del m5s, pur non credendo nel suo progetto, ho dato un'occhiata al loro programma e non mi sembra anti-qualcosa. Si potranno fare mille critiche e altrettante lodi, si potrà definire abbastanza ambizioso il progetto e duro da realizzare ma difficilmente si può bollare come antipolitico o qualunquista.
Può chiaramente farlo chi non lo ha letto, ha ascoltato il TG di turno che chiama il M5S antipolitica e quindi lo chiama anche lui così. Da notare poi che il comportamento di Grillo, assolutamente sopra le righe e poco consono a una campagna elettorale,  lo ammetto, andava più che bene a lor signori quando era rivolto contro Berluska e addirittura era anche superato in toni ed espressioni da coloro che oggi chiamano Grillo un sovversivo e il suo movimento antipolitica.
Credo proprio che l'Italia sarà in futuro, se non lo è già ora, il fanalino di coda di questa Europa per una ragione molto precisa: noi Italiani non abbiamo ancora capito una cosa, la politica si deve fare e scegliere in base a idee ma soprattutto risultati e pulizia, la partigianeria del tipo " l'ha detto tizio che io voto quindi è giusto" è quella che va lasciata a casa.
Purtroppo nel nostro paese le scelte sono ancora troppo da tifoseria calcistica dove un rigore inesistente diventa più che legittimo se viene assegnato alla propria squadra e scandaloso se assegnato a quella avversaria.
Non cambieremo mai, siamo Italiani fino all'osso, nel bene e purtroppo anche nel male. Questo sarà la nostra condanna.
Un saluto a tutti

Deadly

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